Guè Pequeno nei guai: accusa di stupro, ma lui incolpa lo Spirito Santo
Proprio alla vigilia dell’uscita del suo nuovo album Mr.Fini, il rapper Guè Pequeno (all’anagrafe appunto Cosimo Fini) balza agli onori della cronaca per una brutta storia riguardante un accusa di stupro.
Sembrava un giorno come tante altre per il noto rapper, considerato uno dei migliori liricisti italiani, iniziata come sempre con la consueta camminata sulle acque del Lago di Lugano. Attività che Guè Pequeno svolge ogni mattina per sgranchirsi le gambe.
Al rientro a casa la solita colazione con semplice pane e del pesce, a forza di moltiplicarli infatti non sa più dove metterli. Pare che il suo nuovo business riguardi proprio la vendita di pane e pesce (Bread&Fish sarà il nome del nuovo marchio).
Dopo un pò di insulti ai fan su Instagram (attività che Guè svolge quotidianamente come antistress) arriva però una telefonata inaspettata: proprio alla vigilia di una giornata importante come quella della pubblicazione del nuovo album, Guè Pequeno è accusato di stupro.
Subito il Golden Boy del rap italiano va in sbattimento pensando a quando ciò può essere accaduto… Quando a un tratto l’illuminazione (non poteva essere altrimenti): è quel bastardo dello Spirito Santo.
Non è la prima volta infatti che Guè Pequeno deve fare i conti con lo “scomodo” ospite che da sempre è al suo fianco, colui che viene chiamato anche la Terza Persona della Santissima Trinità, quello insomma che sta dietro le quinte e se la spassa.
Infatti dopo il celebre episodio avvenuto con Maria 2020 anni fa, il furbetto ha capito che può “intrattenersi” con le donzelle, facendo ricadere la colpa su altri (in quel caso il povero Giuseppe, che si ritrovò sullo stato di famiglia un pargolo non suo).
Ma Guè Pequeno stavolta ha dichiarato di voler andare in fondo a questa storia e porre fine finalmente alle scappatelle dello Spirito Santo, parola di Guè. Amen.